Parte integrante delle attività esercitative sono state quelle di formazione che coinvolgono le componenti e le strutture operative del territorio, secondo un programma definito dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile di intesa con le Regioni e Prefetture-UTG interessate.
Tale programma si è sviluppato nelle settimane che precedono gli scenari esercitativi ed è mirato ad avviare/consolidare le nozioni sia teoriche che operative funzionali al miglior svolgimento dell’esercitazione e al miglioramento delle conoscenze a supporto delle attività di protezione civile.
Destinatari dei corsi nell’area interessata: Sindaci, personale delle Amministrazioni comunali, delle Prefetture UTG e delle Forze dell’Ordine, funzionari e volontari specializzati nella salvaguardia dei Beni Culturali, geologi tecnici che lavorano nella pubblica amministrazione, caregivers di persone con fragilità, volontari e operatori sanitari, persone appartenenti ad associazioni di categoria.
Sempre con l’intento di innescare virtuosi processi di sviluppo delle attività locali di protezione civile, alcune settimane dopo l’esercitazione è prevista l’organizzazione di due workshop territoriali, di concerto con la Regione Siciliana e con la Regione Calabria. L’obiettivo di questi ulteriori momenti formativi e di confronto è delineare, con i Comuni già coinvolti nell’esercitazione, piani strategici pluriennali di livello comunale e/o sovracomunale finalizzati a migliorare e consolidare gli standard del servizio locale di protezione civile.
Durante l’esercitazione sono state attivate le Reti Radio Regionali presenti sul territorio coinvolto per garantire le comunicazioni tra i vari centri di coordinamento attivati.
Obiettivo: testare la risposta del sistema di telecomunicazioni di emergenza nazionale tramite l’impiego della Rete Radio Nazionale (RRN), i moduli TLC (allestimento ad hoc di servizi tecnologici con personale qualificato), la Rete Radio HF.
Durante le attività esercitative, infine, è stata testata, per posti di comando, l’attivazione delle colonne mobili regionali. In particolare, nella Provincia di Reggio Calabria, a Bova Marina, è stato previsto il reale arrivo della Colonna mobile della Regione Campania, a fianco della Colonna mobile della Regione Calabria.
Non rimane che continuare con lo smontaggio del campo e rientrare in sede con il bagaglio di esperienza e formazione maturato. Stanchi ma fieri perchè siamo volontari e ciò che facciamo lo facciamo per amore del prossimo.